Catalogo Storia Storia antica Storia dell'Esercito romano
Esaurito
Collana: OL - Odoya Library Numero di collana: 150 Isbn: 978-88-6288-235-4 Pagine: 320 Formato: copertina flessibile con alette Misure: 15.5 x 21 cm Data di pubblicazione: 2014
Autore: Livio Zerbini
Esaurito

Storia dell'Esercito romano

Livio Zerbini

Storia dell'Esercito romano

Livio Zerbini

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17,10€ 18,00€
L’esercito romano, complessa "macchina" bellica dall’alto livello di specializzazione, faceva della disciplina e dell’addestramento rigoroso le sue armi migliori. Se la legione – fanteria pesante costituita da 6.000 cittadini romani – rappresentava l’ossatura dell’esercito, le truppe ausiliarie – reclutate fra cittadini di nascita libera che avrebbero ottenuto la cittadinanza romana con 25 anni di servizio – ne rappresentavano il punto di forza.
Con approccio scientifico e spirito divulgativo, Livio Zerbini dà alla luce un nuovo, moderno testo su uno degli eserciti più antichi e leggendari della storia, accompagnandoci in un percorso di scoperta volto a sfatare i tanti luoghi comuni associati alle caratteristiche e funzioni di queste milizie.
Quando si parla dell’esercito romano lo si intende spesso come un organismo uniforme e, per certi aspetti, immutabile e invariabile, mentre Zerbini ce lo presenta come mobile e soggetto a continue trasformazioni e innovazioni, tanto nella strategia e tecnica militare quanto nell’equipaggiamento e nella tipologia delle armi. Scopriamo così come la grande e provata abilità bellica dei Romani sia da attribuire proprio a questo sapersi adattare con elasticità alle caratteristiche del nemico e alle peculiarità dei territori in cui si trovavano a combattere, nonché alla capacità di far tesoro delle sconfitte subite e degli errori compiuti.
Dalla strategia espansiva dell’età repubblicana a quella difensiva dell’età imperiale, basata sulla costruzione di limes e castra, seguiamo gli sviluppi di un esercito meno imponente di quanto comunemente si pensi. La pace e la sicurezza dell’Impero, che raggiunse con Traiano la sua massima estensione, erano assicurate da un numero non elevato di soldati, che sorvegliavano 9.000 chilometri di frontiere grazie a un’estrema dinamicità e capacità di dislocazione sui confini sempre mobili dell’Impero, gestendo ogni emergenza con tempestività.


"Il modo migliore per difendersi da un nemico
 è non comportarsi come lui."
– Marco Aurelio, Pensieri

"I nemici avrebbero avuto la vittoria
se avessero avuto chi sa vincere."
– Plutarco, Vita di Cesare –
Livio Zerbini

Livio Zerbini insegna Storia romana all’Università di Ferrara ed è direttore del Laboratorio di studi e ricerche sulla Antiche province Danubiane e del Black Sea International Centre, con sede a Batumi (Georgia).

Ha al proprio attivo numerose pubblicazioni e oltre venti saggi, tra cui recentemente editi: Pompei (UTET 2012), I personaggi che hanno fatto grande Roma antica (Newton Compton 2013), Roma. Un impero alle radici dell’Europa (FMR 2015) e Le guerre daciche (Il Mulino 2015).

Per Odoya ha già pubblicato Storia dell’esercito romano (2014), Le grandi battaglie dell’esercito romano (2015) e, insieme a Emanuela Marinelli, La Sindone. Storia e misteri (2017).

Nessun sommario presente.
L’esercito romano, complessa "macchina" bellica dall’alto livello di specializzazione, faceva della disciplina e dell’addestramento rigoroso le sue armi migliori. Se la legione – fanteria pesante costituita da 6.000 cittadini romani – rappresentava l’ossatura dell’esercito, le truppe ausiliarie – reclutate fra cittadini di nascita libera che avrebbero ottenuto la cittadinanza romana con 25 anni di servizio – ne rappresentavano il punto di forza.
Con approccio scientifico e spirito divulgativo, Livio Zerbini dà alla luce un nuovo, moderno testo su uno degli eserciti più antichi e leggendari della storia, accompagnandoci in un percorso di scoperta volto a sfatare i tanti luoghi comuni associati alle caratteristiche e funzioni di queste milizie.
Quando si parla dell’esercito romano lo si intende spesso come un organismo uniforme e, per certi aspetti, immutabile e invariabile, mentre Zerbini ce lo presenta come mobile e soggetto a continue trasformazioni e innovazioni, tanto nella strategia e tecnica militare quanto nell’equipaggiamento e nella tipologia delle armi. Scopriamo così come la grande e provata abilità bellica dei Romani sia da attribuire proprio a questo sapersi adattare con elasticità alle caratteristiche del nemico e alle peculiarità dei territori in cui si trovavano a combattere, nonché alla capacità di far tesoro delle sconfitte subite e degli errori compiuti.
Dalla strategia espansiva dell’età repubblicana a quella difensiva dell’età imperiale, basata sulla costruzione di limes e castra, seguiamo gli sviluppi di un esercito meno imponente di quanto comunemente si pensi. La pace e la sicurezza dell’Impero, che raggiunse con Traiano la sua massima estensione, erano assicurate da un numero non elevato di soldati, che sorvegliavano 9.000 chilometri di frontiere grazie a un’estrema dinamicità e capacità di dislocazione sui confini sempre mobili dell’Impero, gestendo ogni emergenza con tempestività.


"Il modo migliore per difendersi da un nemico
 è non comportarsi come lui."
– Marco Aurelio, Pensieri

"I nemici avrebbero avuto la vittoria
se avessero avuto chi sa vincere."
– Plutarco, Vita di Cesare –
Collana: OL - Odoya Library Numero di collana: 150 Isbn: 978-88-6288-235-4 Pagine: 320 Formato: copertina flessibile con alette Misure: 15.5 x 21 cm Data di pubblicazione: 2014
Autore: Livio Zerbini
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Livio Zerbini insegna Storia romana all’Università di Ferrara ed è direttore del Laboratorio di studi e ricerche sulla Antiche province Danubiane e del Black Sea International Centre, con sede a Batumi (Georgia).

Ha al proprio attivo numerose pubblicazioni e oltre venti saggi, tra cui recentemente editi: Pompei (UTET 2012), I personaggi che hanno fatto grande Roma antica (Newton Compton 2013), Roma. Un impero alle radici dell’Europa (FMR 2015) e Le guerre daciche (Il Mulino 2015).

Per Odoya ha già pubblicato Storia dell’esercito romano (2014), Le grandi battaglie dell’esercito romano (2015) e, insieme a Emanuela Marinelli, La Sindone. Storia e misteri (2017).

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