

Storia del clitoride
Una biografia del piacere al femminile
Carlo Calcagno
Storia del clitoride
Una biografia del piacere al femminile
Carlo Calcagno
Perché il clitoride si è sottratto nei secoli al costante scrutinio della medicina? Fino a poche decine di anni fa esso non appariva neppure nelle tavole anatomiche dei più importanti testi scientifici. Il clitoride è stato oscurato da gran parte della scienza medica, negato come struttura anatomica di un corpo femminile e sottratto al piacere sessuale delle donne.
Secondo gli anatomisti rinascimentali la donna, a differenza del maschio, ha un corpo incompiuto e i suoi organi genitali imperfetti e incapaci di svilupparsi all’esterno rimangono celati dentro il corpo. Per questo essi non credettero opportuno dare un nome ai genitali femminili. Che cosa poteva mai essere allora quel piccolo e insignificante bottoncino di carne se non un residuo embrionario senza utilità?
Solo un medico, l’italiano Realdo Colombo, comprese la funzione del clitoride nel piacere sessuale e lo chiamò Amor Veneris vel dulcedo, "Amore o dolcezza di Venere".
L’organo che rappresenta per antonomasia il piacere sessuale femminile tout court, il clitoride, ha costituito suo malgrado il piccolo, grande convitato di pietra, l’ospite inatteso e non del tutto gradito sulla scena della sessualità umana, negato e rimosso sia in senso simbolico che fisico.
Unico organo umano destinato esclusivamente al piacere,
è stato negato nella sua esistenza perché avrebbe,
in caso contrario, giustificato una verità innominabile:
la realtà del piacere sessuale delle donne.
Il clitoride, la madre di tutti i microchip, il trionfo dell’evoluzione,
insieme alla retina e alla membrana del timpano.
Non mi dispiacerebbe affatto se me ne spuntasse uno anche a me,
in mezzo alla fronte, come l’occhio del Ciclope.
Perché mai le donne vogliono i gioielli, quando hanno quello?
Che cos’è un rubino al confronto?
È lì per nessun altro motivo se non quello per cui è lì.
Non serve a passare l’acqua, né a spargere il seme, no è incluso nell’offerta
come il giocattolino in fondo alla scatola dei fiocchi d’avena,
un regalino del Signore a tutte quante le bambine.
– Philip Roth, Il teatro di Sabbath –
Chef, come si fa a piacere ad una donna più di ogni altro uomo?
Facile, devi solo trovare il clitoride.
– dal film South Park –
Sanno ricostruire il motore di un jet ma quando si tratta di donne…
Che c’è di misterioso? È un clitoride, non la sfinge!
– da Sex and The City –
Clitoride. Ma si potevano chiamarli con dei nomi che non mettono paura?
Poi dove sta esattamente il clitoride? E come lo si trovava?
Ti davano la mappa? C’è una mappa?
– dal film Tutti giù per terra –
Carlo Calcagno
Carlo Calcagno, specialista in urologia, è dirigente medico di primo livello presso l’Ospedale Evangelico Internazionale di Genova Voltri.
Autore e co-autore di 22 volumi a carattere scientifico e di molte pubblicazioni saggistiche di carattere divulgativo, tra le più recenti: Circoncisione: dalla selce al bisturi (2009), Impotenza. Storia di un’ossessione (2013) e Medico, cura te spesso (2015).
Perché il clitoride si è sottratto nei secoli al costante scrutinio della medicina? Fino a poche decine di anni fa esso non appariva neppure nelle tavole anatomiche dei più importanti testi scientifici. Il clitoride è stato oscurato da gran parte della scienza medica, negato come struttura anatomica di un corpo femminile e sottratto al piacere sessuale delle donne.
Secondo gli anatomisti rinascimentali la donna, a differenza del maschio, ha un corpo incompiuto e i suoi organi genitali imperfetti e incapaci di svilupparsi all’esterno rimangono celati dentro il corpo. Per questo essi non credettero opportuno dare un nome ai genitali femminili. Che cosa poteva mai essere allora quel piccolo e insignificante bottoncino di carne se non un residuo embrionario senza utilità?
Solo un medico, l’italiano Realdo Colombo, comprese la funzione del clitoride nel piacere sessuale e lo chiamò Amor Veneris vel dulcedo, "Amore o dolcezza di Venere".
L’organo che rappresenta per antonomasia il piacere sessuale femminile tout court, il clitoride, ha costituito suo malgrado il piccolo, grande convitato di pietra, l’ospite inatteso e non del tutto gradito sulla scena della sessualità umana, negato e rimosso sia in senso simbolico che fisico.
Unico organo umano destinato esclusivamente al piacere,
è stato negato nella sua esistenza perché avrebbe,
in caso contrario, giustificato una verità innominabile:
la realtà del piacere sessuale delle donne.
Il clitoride, la madre di tutti i microchip, il trionfo dell’evoluzione,
insieme alla retina e alla membrana del timpano.
Non mi dispiacerebbe affatto se me ne spuntasse uno anche a me,
in mezzo alla fronte, come l’occhio del Ciclope.
Perché mai le donne vogliono i gioielli, quando hanno quello?
Che cos’è un rubino al confronto?
È lì per nessun altro motivo se non quello per cui è lì.
Non serve a passare l’acqua, né a spargere il seme, no è incluso nell’offerta
come il giocattolino in fondo alla scatola dei fiocchi d’avena,
un regalino del Signore a tutte quante le bambine.
– Philip Roth, Il teatro di Sabbath –
Chef, come si fa a piacere ad una donna più di ogni altro uomo?
Facile, devi solo trovare il clitoride.
– dal film South Park –
Sanno ricostruire il motore di un jet ma quando si tratta di donne…
Che c’è di misterioso? È un clitoride, non la sfinge!
– da Sex and The City –
Clitoride. Ma si potevano chiamarli con dei nomi che non mettono paura?
Poi dove sta esattamente il clitoride? E come lo si trovava?
Ti davano la mappa? C’è una mappa?
– dal film Tutti giù per terra –
Carlo Calcagno
Carlo Calcagno, specialista in urologia, è dirigente medico di primo livello presso l’Ospedale Evangelico Internazionale di Genova Voltri.
Autore e co-autore di 22 volumi a carattere scientifico e di molte pubblicazioni saggistiche di carattere divulgativo, tra le più recenti: Circoncisione: dalla selce al bisturi (2009), Impotenza. Storia di un’ossessione (2013) e Medico, cura te spesso (2015).
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