Guida al grottesco
Carlo Bordoni, Alessandro Scarsella
Guida al grottesco
Carlo Bordoni, Alessandro Scarsella
Sfuggente per natura a ogni definizione razionale, il grottesco si propone – già al suo primo apparire – come negazione delle proporzioni e trasgressione di una narrazione codificata del reale e dell’ideale.
I "grilli" – quelle inquietanti presenze ibride antropo-zoo-fitomorfe che la mano dei copisti medievali disegnava nei manoscritti tra le linee del testo – ritornano nella modernità come fantasmi dell’immaginario. Impossibile da contenere all’interno di un solo genere o di un solo linguaggio, il grottesco manifesta una potenza arcaica in primo luogo basandosi sul forte impatto visivo della metamorfosi, della stilizzazione, della forzatura, della caricatura, infine della rappresentazione – dalla fiaba alla fantascienza – del mostro, dell’automa e dell’alieno, eccezioni nella norma del creato e nell’ordine costituito dall’uomo.
La sede del corpo è indicata dal grottesco come il terreno di uno scontro tra livelli logici e politici inconciliabili che non sempre possono risolversi nell’esplosione liberatoria del riso, rimanendo sospesi tra grido, gesto gratuito e follia, secondo quella tendenza alla teatralizzazione che determina l’individuazione immediata di figure e parole del grottesco, dal carnevale alla scena borghese al teatro dell’assurdo.
Linea di frontiera tra arti visive e letteratura, il grottesco predomina in quei movimenti – dal Barocco al Romanticismo, dall’Espressionismo al Postmoderno – in cui l’evidenza della crisi delle aspettative della ragione genera la contrapposizione di un’estetica del brutto refrattaria a ogni possibile appropriazione ideologica e apportatrice di una frattura vertiginosa e insanabile.
"Tutto nella mia tragedia è stato orribile, mediocre,
repellente, senza stile. Il nostro stesso abito ci rende grotteschi.
Noi siamo i pagliacci del dolore.
Siamo i clown dal cuore spezzato."
– Oscar Wilde –
"Tra il grottesco e l’orrendo non c’è che un passo."
– Arthur Conan Doyle –
Carlo Bordoni
Sociologo e giornalista, si occupa di Sociologia dei fenomeni politici e dei processi culturali. Ha insegnato nelle Università di Firenze e Napoli L’Orientale. Scrive per il Corriere della Sera, la Lettura e il trimestrale Prometeo. Ha firmato, con Zygmunt Bauman, Stato di crisi (Einaudi 2015), tradotto in una dozzina di lingue.
Tra le sue pubblicazioni: Libera multitudo (Franco Angeli, 2008), L’identità perduta (Liguori, 2010), Stato di paura (Castelvecchi, 2016), Fine del mondo liquido (il Saggiatore, 2017), Il paradosso di Icaro (il Saggiatore, 2018).
Per Odoya ha diretto la rivista di fantascienza IF dal 2017 al 2022 e ha curato la Guida alla letteratura di fantascienza (2013), la Guida al grottesco (2017, con Alessandro Scarsella) ed è autore di Nuove tappe del pensiero sociologico. Da Max Weber a Zygmunt Bauman (2018).
Alessandro Scarsella
Docente presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, è autore di studi di storia e teoria della letteratura, dagli umanisti all’età contemporanea. Autore del volume Del mondo, fuori. La ricerca del fantastico (Amos, 2016), dedica particolare attenzione a ricerche sulle forme dell’immaginario letterario, con particolare attenzione alla narrativa e al romanzo, dal fantastico al realismo magico.Altri libri di Carlo Bordoni
Guida alla letteratura di fantascienza, Guida alla letteratura di fantascienza, IF21 – Futurismo, IF20 - Utopia, Nuove tappe del pensiero sociologico, IF22 – Corpo & Computer, IF23 – Stephen King, IF27 – Postumano, IF27 – Postumano, IF28 - Stanisław Lem, IF28 - Stanisław Lem
Altri libri di Alessandro Scarsella
IF21 – Futurismo, IF21 – Futurismo, IF20 - Utopia, IF22 – Corpo & Computer, Almanacco dell'Italia occulta, IF26 – Fantastico spagnolo, IF24, 25 - Letture di genere, IF24, 25 - Letture di genere, IF28 - Stanisław Lem
Sfuggente per natura a ogni definizione razionale, il grottesco si propone – già al suo primo apparire – come negazione delle proporzioni e trasgressione di una narrazione codificata del reale e dell’ideale.
I "grilli" – quelle inquietanti presenze ibride antropo-zoo-fitomorfe che la mano dei copisti medievali disegnava nei manoscritti tra le linee del testo – ritornano nella modernità come fantasmi dell’immaginario. Impossibile da contenere all’interno di un solo genere o di un solo linguaggio, il grottesco manifesta una potenza arcaica in primo luogo basandosi sul forte impatto visivo della metamorfosi, della stilizzazione, della forzatura, della caricatura, infine della rappresentazione – dalla fiaba alla fantascienza – del mostro, dell’automa e dell’alieno, eccezioni nella norma del creato e nell’ordine costituito dall’uomo.
La sede del corpo è indicata dal grottesco come il terreno di uno scontro tra livelli logici e politici inconciliabili che non sempre possono risolversi nell’esplosione liberatoria del riso, rimanendo sospesi tra grido, gesto gratuito e follia, secondo quella tendenza alla teatralizzazione che determina l’individuazione immediata di figure e parole del grottesco, dal carnevale alla scena borghese al teatro dell’assurdo.
Linea di frontiera tra arti visive e letteratura, il grottesco predomina in quei movimenti – dal Barocco al Romanticismo, dall’Espressionismo al Postmoderno – in cui l’evidenza della crisi delle aspettative della ragione genera la contrapposizione di un’estetica del brutto refrattaria a ogni possibile appropriazione ideologica e apportatrice di una frattura vertiginosa e insanabile.
"Tutto nella mia tragedia è stato orribile, mediocre,
repellente, senza stile. Il nostro stesso abito ci rende grotteschi.
Noi siamo i pagliacci del dolore.
Siamo i clown dal cuore spezzato."
– Oscar Wilde –
"Tra il grottesco e l’orrendo non c’è che un passo."
– Arthur Conan Doyle –
Carlo Bordoni
Sociologo e giornalista, si occupa di Sociologia dei fenomeni politici e dei processi culturali. Ha insegnato nelle Università di Firenze e Napoli L’Orientale. Scrive per il Corriere della Sera, la Lettura e il trimestrale Prometeo. Ha firmato, con Zygmunt Bauman, Stato di crisi (Einaudi 2015), tradotto in una dozzina di lingue.
Tra le sue pubblicazioni: Libera multitudo (Franco Angeli, 2008), L’identità perduta (Liguori, 2010), Stato di paura (Castelvecchi, 2016), Fine del mondo liquido (il Saggiatore, 2017), Il paradosso di Icaro (il Saggiatore, 2018).
Per Odoya ha diretto la rivista di fantascienza IF dal 2017 al 2022 e ha curato la Guida alla letteratura di fantascienza (2013), la Guida al grottesco (2017, con Alessandro Scarsella) ed è autore di Nuove tappe del pensiero sociologico. Da Max Weber a Zygmunt Bauman (2018).
Alessandro Scarsella
Docente presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, è autore di studi di storia e teoria della letteratura, dagli umanisti all’età contemporanea. Autore del volume Del mondo, fuori. La ricerca del fantastico (Amos, 2016), dedica particolare attenzione a ricerche sulle forme dell’immaginario letterario, con particolare attenzione alla narrativa e al romanzo, dal fantastico al realismo magico.-
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