IF21 – Futurismo
Alessandro Scarsella
IF21 – Futurismo
Alessandro Scarsella
Quando si dice Futurismo si pensa al passato. A una stagione lontana e a un’immagine un po’ sfocata, popolata da signori in abito scuro, cappello duro e baffi a manubrio. Immobili nella posa davanti al fotografo, con la macchina a soffietto poggiata a terra. Così contraddittori: Marinetti che uccide il chiaro di luna e poi entra nell’Accademia d’Italia; così sprovveduti: fascisti della prima ora di cui Mussolini si sbarazza assieme ai suoi trascorsi avanguardisti nella ricerca dell’ordine; così sfortunati: Boccioni che muore a soli trentatré anni cadendo da cavallo, ma che da solo può rappresentare nel mondo la scultura moderna.
Niente che faccia pensare al futuro. Nemmeno le loro poesie spezzate, sparse sul foglio bianco a ricercare un disordine grafico, né le loro pitture spaziali; il tutto ammantato di irrequietezza, ricerca impaziente di movimento, inni alla giovinezza. Ma non è più quello di una volta, così fissato per sempre in un dagherrotipo ingiallito che mostra tutta la sua età. Oltre un secolo.
Eppure, nella sua confusa aspirazione all’azione, il Futurismo è stato il primo movimento che abbia guardato al futuro con determinazione, ricercando nuove forme espressive. Come tutti i movimenti d’avanguardia, ha prodotto una tale ricchezza d’informazione da ridurre il piacere della fruizione e rischiare di non essere compreso.
La sua carica rivoluzionaria, irrazionalista e irriverente ha cambiato il modo di vedere il mondo. Dal positivismo ottocentesco ha tratto piena fiducia nella tecnica e l’ha usata per forgiare il domani all’insegna del progresso. Quell’idea di futuro così poco praticata dalla cultura, occupata a guardarsi indietro, al passato fatto di certezze, ricordi, valori.
Il Futurismo ha avuto il coraggio di rompere con una tradizione che valutava il passato più del presente e si è spinto avanti, senza reti di protezione, improvvisando per svecchiare la società.
Non potevano sapere – quegli uomini dalle furiose velleità interiori – che l’esaltazione della guerra come «sola igiene del mondo», del nazionalismo e della violenza si sarebbe risolta in un futuro indesiderabile. Non sapevano cosa avrebbero riservato loro gli anni a venire, ma hanno invocato il cambiamento per la sola volontà di cambiare.
IF rende omaggio a quel movimento che osò guardare al futuro con occhi totalmente originali con questo numero monografico, curato da Alessandro Scarsella dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Oltre a questi, un particolare ringraziamento a Gianfranco de Turris per la sua preziosa collaborazione nel reperimento di documenti e a Guido Andrea Pautasso, rivelatosi una vera “miniera inesplorata” di informazioni di prima mano.
Oltre alla parte monografica i lettori troveranno la sezione di “Senza traccia” (con la storia dei razzi di Renato Giovannoli), i racconti (Carlo Menzinger, Vitaldo Conte, Max Gobbo e Uduvicio Atanagi) e le consuete recensioni. (Editoriale. Il Futurismo non è più quello di una volta, di Carlo Bordoni)
Carlo Bordoni Direttore responsabile.
direzioneif@hotmail.com
Comitato scientifico
Silvia Albertazzi, Università di Bologna
Roger Bozzetto, Université de Provence (Francia)
Ada Neiger, Università di Trento
Carlo Pagetti, Università di Milano
Giuseppe Panella, Scuola Normale Superiore di Pisa
David Punter, University of Bristol (Regno Unito)
David Roas, Universidad de Barcelona (Spagna)
Arielle Saiber, Bowdoin College, Brunswick (Stati Uniti)
Alessandro Scarsella, Università Ca’ Foscari di Venezia
In memoriam
Romolo Runcini, Università Orientale di Napoli
Uduvicio Atanagi
ha scritto sotto vari pseudonimi negli ultimi dieci anni. Vicino agli ambienti della fantascienza, ha fatto parte del movimento d’avanguardia connettivista e dell’underground italiano con racconti e raccolte poetiche. Tutti i suoi lavori sono usciti sotto pseudonimo rendendo impossibile ricondurre le sue opere a un individuo preciso.Scrive sul blog unatombaperglialieni.blogspot.it
Susanna Becherini
Ha studiato sociologia della storia e collaborato a Religione e società con numerosi articoli e recensioni. Ora si occupa di cultura pedagogica.Carlo Bordoni
Sociologo e giornalista, si occupa di Sociologia dei fenomeni politici e dei processi culturali. Ha insegnato nelle Università di Firenze e Napoli L’Orientale. Scrive per il Corriere della Sera, la Lettura e il trimestrale Prometeo. Ha firmato, con Zygmunt Bauman, Stato di crisi (Einaudi 2015), tradotto in una dozzina di lingue.
Tra le sue pubblicazioni: Libera multitudo (Franco Angeli, 2008), L’identità perduta (Liguori, 2010), Stato di paura (Castelvecchi, 2016), Fine del mondo liquido (il Saggiatore, 2017), Il paradosso di Icaro (il Saggiatore, 2018).
Per Odoya ha diretto la rivista di fantascienza IF dal 2017 al 2022 e ha curato la Guida alla letteratura di fantascienza (2013), la Guida al grottesco (2017, con Alessandro Scarsella) ed è autore di Nuove tappe del pensiero sociologico. Da Max Weber a Zygmunt Bauman (2018).
Simona Cigliana
Ha insegnato Letteratura Italiana presso la Sapienza di Roma; è membro del CRIX e dei comitati scientifici di varie riviste. Ha pubblicato, in Italia e all’estero, numerosi contributi sul Futurismo, sulle avanguardie europee e sui maggiori scrittori italiani tra Otto e Novecento nonché vari studi scientifici sull’esoterismo, sulla storia dell’occultismo e sui relativi riflessi sui principali autori di narrativa fantastica.Antonino Contiliano
Redattore della rivista Impegno 80 e del trimestrale Spiragli, è stato insegnate di storia, filosofia, pedagogia e psicologia; ha fatto parte del movimento culturale, letterario e poetico dell’Antigruppo siciliano. Ha pubblicato i libri di poesia: Il flauto del fauno, Il profumo della terra, Gli alberi del sole, Exilul utopiei, L’utopia di Hannah Arendt, La contingenza/Lo stupore del tempo e Kairós Desdichado.Dalmazio Frau
Pittore, scrittore, studioso d’Arte, ha pubblicato L’Arte Ermetica. Bosch. Brueghel, Dürer, Van Eyck (Arkeios, 2014); Senza arte né parte. Come evitare l’arte contemporanea e vivere felici (Simmetria, 2012); L’Arte spiegata a mia cugina. Pensieri sull’Arte nella Tradizione, nella Politica, nel Fantastico, in pieno Kali Yuga (Tabula Fati, 2015), Crociata contro l’Arte. Trecento anni di guerra contro il Sacro (Idrovolante, 2017).Francesco Galluzzi
Storico e critico d’arte, ha pubblicato tra l’altro Pasolini e la pittura (1994); Le avventure delle immagini. Percorsi tra arte e cinema in Italia (2009). Ha curato nel 2007 la mostra Il cinema dei pittori. Le arti e il cinema italiano 1940-1980 (Castiglioncello, Castello Pasquini). Ha in corso di pubblicazione un volume sulle implicazioni degli interessi medianici per la poetica futurista. Insegna Estetica all’Accademia di Belle arti di Carrara.Riccardo Gramantieri
Laureato in Ingegneria e in Psicologia clinica, è autore di numerosi articoli e saggi di fantascienza. Ha pubblicato, fra le altre cose, Metafisica dell’evoluzione in A.E. van Vogt (Elara, 2011), Ipotesi di complotto (con Giuseppe Panella, Solfanelli, 2012), William Burroughs: manuali di sopravvivenza, tecniche di guerriglia (Mimesis, 2012), Sogno Mito Pensiero. Freud Jung Bion (con Fiorella Monti, Persiani, 2014), Post-11- settembre. Letteratura e trauma (Persiani, 2016), Fenomeno UFO (Mimesis, 2018).Silvia Milani
Nata a Pesaro nel 1978, si laurea in lettere a Urbino con una tesi intitolata Il Futurismo e la nascita del robot. Nel 2015 Pubblica per i tipi di Delos il saggio intitolato Universal robots, la civiltà delle macchine. È insegnante di scuola superiore, editor e relatrice presso la community Oilproject ed è titolare del corso di “Scrittura creativa e tecniche di narrazione” presso l’Università dell’Età Libera di Pesaro.Valentina Misgur
Nata ad Alessandria nel 1970, laureata in Architettura a Genova. Vive a Bologna, dove si occupa di narrativa e progetti culturali. è stata finalista al Premio Calvino. Ha pubblicato il romanzo Trovami un giorno (Edizioni EL), vincitore del premio Il gigante delle Langhe, e diversi racconti in antologie collettive (Einaudi, Il Poligrafo, Edizioni del Loggione).
Giuseppe Panella
(1955-2019) è stato un filosofo, saggista e poeta italiano, docente di Estetica alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Tra le sue ultime pubblicazioni vanno ricordate: Tutte le ore feriscono, l’ultima uccide. Georges Bataille: l’estetica dell’eccesso (Clinamen, 2014); Diario dell’altra vita. Lo sguardo della felicità e la prospettiva della filosofia (Clinamen, 2015) e Le maschere del doppio: tra mitologia e letteratura (I libri di Emil, 2017).Guido Andrea Pautasso
Studioso delle avanguardie artistiche, tra i vari libri ha curato: Epopea della Cucina Futurista (Galleria Daniela Rallo, 2010); Cucina futurista. Manifesti teorici, menu e documenti (Abscondita, 2015); Piero Manzoni. Divorare l’arte (Mondadori Electa, 2015); Majakovskij. Il proletariato volante (Abscondita, 2015) e le mostre Versilia futurista (2015) e Rotelli. Capanno al mare (2017). Ha collaborato con Rai3 e cura la rubrica “Divora l’arte!” sulla rivista ArteIn.Alessandro Scarsella
Docente presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, è autore di studi di storia e teoria della letteratura, dagli umanisti all’età contemporanea. Autore del volume Del mondo, fuori. La ricerca del fantastico (Amos, 2016), dedica particolare attenzione a ricerche sulle forme dell’immaginario letterario, con particolare attenzione alla narrativa e al romanzo, dal fantastico al realismo magico.Stefano Tani
Stefano Tani ha studiato in Italia e negli Stati Uniti e insegna Letterature comparate all’Università di Verona. È l’autore di The Doomed Detective (Southern Illinois University Press, 1984), Il romanzo di ritorno (Mursia, 1990) e Lo schermo, l’Alzheimer, lo zombie. Tre metafore del XXI secolo (Ombre corte, 2014). Ha curato i due Meridiani Mondadori sulle opere di Raymond Chandler (2005 e 2006).Gianfranco de Turris
Giornalista e scrittore, ha collaborato a giornali, riviste, enciclopedie e cataloghi, ha diretto riviste e collane editoriali e curato decine di antologie di racconti italiani a tema, l’ultima delle quali è Il libro dei gatti immaginari (Jouvence, 2016). Si è occupato in particolare di Lovecraft, Tolkien e Meyrink. Ha pubblicato una ventina di titoli; l’ultimo è Le meraviglie dell’impossibile (Mimesis, 2016).Il futurismo non è più quello di una volta di Carlo Bordoni
Introduzione
Retroterra futurista e poesia fantastica da Marinetti a Pessoa di Alessandro Scarsella
SAGGI
La macchina, il vortice: Pound e Marinetti di Giuseppe Panella e Susanna Becherini
Suggestioni SF dell’architettura futurista di Gianfranco de Turris
Il proletariato volante di Vladimir Majakovskij di Guido Andrea Pautasso
Futurismo russo e futurismo sospeso di Antonino Contiliano
L’uomo-macchina e i miti dell’ultramodernità di Guido Andrea Pautasso
L’automobile futurista di Guido Andrea Pautasso
L’«ottimismo artificiale» di Marinetti di Simona Cigliana
Invito alla lettura della Fine del mondo di Dalmazio Frau
I robot da salotto ai tempi della signorina Felicita di Silvia Milani
Vita futurista sullo schermo di Francesco Galluzzi
Perelà, figlio degenere di Mafarka di Stefano Tani
Correre correre correre volare volare di Valentina Misgur
TESTI
a cura di Guido Andrea Pautasso
La guerra elettrica di Filippo Tommaso Marinetti
Il Macchinesimo
– Principio di una nuova etica e fine del mondo di Renato Di Bosso
– La nuova religione di Ignazio Scurto
L’impavido Azari e il sogno della vita artificiale
– Per una “Società di protezione delle macchine” di Felice Azari
Gli sterilizzati di Luciano Folgore
RACCONTI
La scimmia futurista di Carlo Menzinger di Preussenthal
V – Solstizio d’Estate di Vitaldo Conte
Sfida alle stelle di Max Gobbo
La macchina della morte di Uduvicio Atanagi
SENZA TRACCIA
L’avvento del razzo di Renato Giovannoli
VISTI & LETTI
Annuario della fantascienza 2016 di Riccardo Gramantieri
Alan, l’uomo esterno di Giuseppe Panella
LE SCHEGGE DI ANNIBALDI
L’amore dei libri cristallizzati di Luigi Annibaldi
Altri libri di Alessandro Scarsella
IF20 - Utopia, Guida al grottesco, IF22 – Corpo & Computer, Almanacco dell'Italia occulta, IF26 – Fantastico spagnolo, IF24, 25 - Letture di genere, IF24, 25 - Letture di genere, IF28 - Stanisław Lem
Quando si dice Futurismo si pensa al passato. A una stagione lontana e a un’immagine un po’ sfocata, popolata da signori in abito scuro, cappello duro e baffi a manubrio. Immobili nella posa davanti al fotografo, con la macchina a soffietto poggiata a terra. Così contraddittori: Marinetti che uccide il chiaro di luna e poi entra nell’Accademia d’Italia; così sprovveduti: fascisti della prima ora di cui Mussolini si sbarazza assieme ai suoi trascorsi avanguardisti nella ricerca dell’ordine; così sfortunati: Boccioni che muore a soli trentatré anni cadendo da cavallo, ma che da solo può rappresentare nel mondo la scultura moderna.
Niente che faccia pensare al futuro. Nemmeno le loro poesie spezzate, sparse sul foglio bianco a ricercare un disordine grafico, né le loro pitture spaziali; il tutto ammantato di irrequietezza, ricerca impaziente di movimento, inni alla giovinezza. Ma non è più quello di una volta, così fissato per sempre in un dagherrotipo ingiallito che mostra tutta la sua età. Oltre un secolo.
Eppure, nella sua confusa aspirazione all’azione, il Futurismo è stato il primo movimento che abbia guardato al futuro con determinazione, ricercando nuove forme espressive. Come tutti i movimenti d’avanguardia, ha prodotto una tale ricchezza d’informazione da ridurre il piacere della fruizione e rischiare di non essere compreso.
La sua carica rivoluzionaria, irrazionalista e irriverente ha cambiato il modo di vedere il mondo. Dal positivismo ottocentesco ha tratto piena fiducia nella tecnica e l’ha usata per forgiare il domani all’insegna del progresso. Quell’idea di futuro così poco praticata dalla cultura, occupata a guardarsi indietro, al passato fatto di certezze, ricordi, valori.
Il Futurismo ha avuto il coraggio di rompere con una tradizione che valutava il passato più del presente e si è spinto avanti, senza reti di protezione, improvvisando per svecchiare la società.
Non potevano sapere – quegli uomini dalle furiose velleità interiori – che l’esaltazione della guerra come «sola igiene del mondo», del nazionalismo e della violenza si sarebbe risolta in un futuro indesiderabile. Non sapevano cosa avrebbero riservato loro gli anni a venire, ma hanno invocato il cambiamento per la sola volontà di cambiare.
IF rende omaggio a quel movimento che osò guardare al futuro con occhi totalmente originali con questo numero monografico, curato da Alessandro Scarsella dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Oltre a questi, un particolare ringraziamento a Gianfranco de Turris per la sua preziosa collaborazione nel reperimento di documenti e a Guido Andrea Pautasso, rivelatosi una vera “miniera inesplorata” di informazioni di prima mano.
Oltre alla parte monografica i lettori troveranno la sezione di “Senza traccia” (con la storia dei razzi di Renato Giovannoli), i racconti (Carlo Menzinger, Vitaldo Conte, Max Gobbo e Uduvicio Atanagi) e le consuete recensioni. (Editoriale. Il Futurismo non è più quello di una volta, di Carlo Bordoni)
Carlo Bordoni Direttore responsabile.
direzioneif@hotmail.com
Comitato scientifico
Silvia Albertazzi, Università di Bologna
Roger Bozzetto, Université de Provence (Francia)
Ada Neiger, Università di Trento
Carlo Pagetti, Università di Milano
Giuseppe Panella, Scuola Normale Superiore di Pisa
David Punter, University of Bristol (Regno Unito)
David Roas, Universidad de Barcelona (Spagna)
Arielle Saiber, Bowdoin College, Brunswick (Stati Uniti)
Alessandro Scarsella, Università Ca’ Foscari di Venezia
In memoriam
Romolo Runcini, Università Orientale di Napoli
Il futurismo non è più quello di una volta di Carlo Bordoni
Introduzione
Retroterra futurista e poesia fantastica da Marinetti a Pessoa di Alessandro Scarsella
SAGGI
La macchina, il vortice: Pound e Marinetti di Giuseppe Panella e Susanna Becherini
Suggestioni SF dell’architettura futurista di Gianfranco de Turris
Il proletariato volante di Vladimir Majakovskij di Guido Andrea Pautasso
Futurismo russo e futurismo sospeso di Antonino Contiliano
L’uomo-macchina e i miti dell’ultramodernità di Guido Andrea Pautasso
L’automobile futurista di Guido Andrea Pautasso
L’«ottimismo artificiale» di Marinetti di Simona Cigliana
Invito alla lettura della Fine del mondo di Dalmazio Frau
I robot da salotto ai tempi della signorina Felicita di Silvia Milani
Vita futurista sullo schermo di Francesco Galluzzi
Perelà, figlio degenere di Mafarka di Stefano Tani
Correre correre correre volare volare di Valentina Misgur
TESTI
a cura di Guido Andrea Pautasso
La guerra elettrica di Filippo Tommaso Marinetti
Il Macchinesimo
– Principio di una nuova etica e fine del mondo di Renato Di Bosso
– La nuova religione di Ignazio Scurto
L’impavido Azari e il sogno della vita artificiale
– Per una “Società di protezione delle macchine” di Felice Azari
Gli sterilizzati di Luciano Folgore
RACCONTI
La scimmia futurista di Carlo Menzinger di Preussenthal
V – Solstizio d’Estate di Vitaldo Conte
Sfida alle stelle di Max Gobbo
La macchina della morte di Uduvicio Atanagi
SENZA TRACCIA
L’avvento del razzo di Renato Giovannoli
VISTI & LETTI
Annuario della fantascienza 2016 di Riccardo Gramantieri
Alan, l’uomo esterno di Giuseppe Panella
LE SCHEGGE DI ANNIBALDI
L’amore dei libri cristallizzati di Luigi Annibaldi
Uduvicio Atanagi
ha scritto sotto vari pseudonimi negli ultimi dieci anni. Vicino agli ambienti della fantascienza, ha fatto parte del movimento d’avanguardia connettivista e dell’underground italiano con racconti e raccolte poetiche. Tutti i suoi lavori sono usciti sotto pseudonimo rendendo impossibile ricondurre le sue opere a un individuo preciso.Scrive sul blog unatombaperglialieni.blogspot.it
Susanna Becherini
Ha studiato sociologia della storia e collaborato a Religione e società con numerosi articoli e recensioni. Ora si occupa di cultura pedagogica.Carlo Bordoni
Sociologo e giornalista, si occupa di Sociologia dei fenomeni politici e dei processi culturali. Ha insegnato nelle Università di Firenze e Napoli L’Orientale. Scrive per il Corriere della Sera, la Lettura e il trimestrale Prometeo. Ha firmato, con Zygmunt Bauman, Stato di crisi (Einaudi 2015), tradotto in una dozzina di lingue.
Tra le sue pubblicazioni: Libera multitudo (Franco Angeli, 2008), L’identità perduta (Liguori, 2010), Stato di paura (Castelvecchi, 2016), Fine del mondo liquido (il Saggiatore, 2017), Il paradosso di Icaro (il Saggiatore, 2018).
Per Odoya ha diretto la rivista di fantascienza IF dal 2017 al 2022 e ha curato la Guida alla letteratura di fantascienza (2013), la Guida al grottesco (2017, con Alessandro Scarsella) ed è autore di Nuove tappe del pensiero sociologico. Da Max Weber a Zygmunt Bauman (2018).
Simona Cigliana
Ha insegnato Letteratura Italiana presso la Sapienza di Roma; è membro del CRIX e dei comitati scientifici di varie riviste. Ha pubblicato, in Italia e all’estero, numerosi contributi sul Futurismo, sulle avanguardie europee e sui maggiori scrittori italiani tra Otto e Novecento nonché vari studi scientifici sull’esoterismo, sulla storia dell’occultismo e sui relativi riflessi sui principali autori di narrativa fantastica.Antonino Contiliano
Redattore della rivista Impegno 80 e del trimestrale Spiragli, è stato insegnate di storia, filosofia, pedagogia e psicologia; ha fatto parte del movimento culturale, letterario e poetico dell’Antigruppo siciliano. Ha pubblicato i libri di poesia: Il flauto del fauno, Il profumo della terra, Gli alberi del sole, Exilul utopiei, L’utopia di Hannah Arendt, La contingenza/Lo stupore del tempo e Kairós Desdichado.Dalmazio Frau
Pittore, scrittore, studioso d’Arte, ha pubblicato L’Arte Ermetica. Bosch. Brueghel, Dürer, Van Eyck (Arkeios, 2014); Senza arte né parte. Come evitare l’arte contemporanea e vivere felici (Simmetria, 2012); L’Arte spiegata a mia cugina. Pensieri sull’Arte nella Tradizione, nella Politica, nel Fantastico, in pieno Kali Yuga (Tabula Fati, 2015), Crociata contro l’Arte. Trecento anni di guerra contro il Sacro (Idrovolante, 2017).Francesco Galluzzi
Storico e critico d’arte, ha pubblicato tra l’altro Pasolini e la pittura (1994); Le avventure delle immagini. Percorsi tra arte e cinema in Italia (2009). Ha curato nel 2007 la mostra Il cinema dei pittori. Le arti e il cinema italiano 1940-1980 (Castiglioncello, Castello Pasquini). Ha in corso di pubblicazione un volume sulle implicazioni degli interessi medianici per la poetica futurista. Insegna Estetica all’Accademia di Belle arti di Carrara.Riccardo Gramantieri
Laureato in Ingegneria e in Psicologia clinica, è autore di numerosi articoli e saggi di fantascienza. Ha pubblicato, fra le altre cose, Metafisica dell’evoluzione in A.E. van Vogt (Elara, 2011), Ipotesi di complotto (con Giuseppe Panella, Solfanelli, 2012), William Burroughs: manuali di sopravvivenza, tecniche di guerriglia (Mimesis, 2012), Sogno Mito Pensiero. Freud Jung Bion (con Fiorella Monti, Persiani, 2014), Post-11- settembre. Letteratura e trauma (Persiani, 2016), Fenomeno UFO (Mimesis, 2018).Silvia Milani
Nata a Pesaro nel 1978, si laurea in lettere a Urbino con una tesi intitolata Il Futurismo e la nascita del robot. Nel 2015 Pubblica per i tipi di Delos il saggio intitolato Universal robots, la civiltà delle macchine. È insegnante di scuola superiore, editor e relatrice presso la community Oilproject ed è titolare del corso di “Scrittura creativa e tecniche di narrazione” presso l’Università dell’Età Libera di Pesaro.Valentina Misgur
Nata ad Alessandria nel 1970, laureata in Architettura a Genova. Vive a Bologna, dove si occupa di narrativa e progetti culturali. è stata finalista al Premio Calvino. Ha pubblicato il romanzo Trovami un giorno (Edizioni EL), vincitore del premio Il gigante delle Langhe, e diversi racconti in antologie collettive (Einaudi, Il Poligrafo, Edizioni del Loggione).
Giuseppe Panella
(1955-2019) è stato un filosofo, saggista e poeta italiano, docente di Estetica alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Tra le sue ultime pubblicazioni vanno ricordate: Tutte le ore feriscono, l’ultima uccide. Georges Bataille: l’estetica dell’eccesso (Clinamen, 2014); Diario dell’altra vita. Lo sguardo della felicità e la prospettiva della filosofia (Clinamen, 2015) e Le maschere del doppio: tra mitologia e letteratura (I libri di Emil, 2017).Guido Andrea Pautasso
Studioso delle avanguardie artistiche, tra i vari libri ha curato: Epopea della Cucina Futurista (Galleria Daniela Rallo, 2010); Cucina futurista. Manifesti teorici, menu e documenti (Abscondita, 2015); Piero Manzoni. Divorare l’arte (Mondadori Electa, 2015); Majakovskij. Il proletariato volante (Abscondita, 2015) e le mostre Versilia futurista (2015) e Rotelli. Capanno al mare (2017). Ha collaborato con Rai3 e cura la rubrica “Divora l’arte!” sulla rivista ArteIn.Alessandro Scarsella
Docente presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, è autore di studi di storia e teoria della letteratura, dagli umanisti all’età contemporanea. Autore del volume Del mondo, fuori. La ricerca del fantastico (Amos, 2016), dedica particolare attenzione a ricerche sulle forme dell’immaginario letterario, con particolare attenzione alla narrativa e al romanzo, dal fantastico al realismo magico.Stefano Tani
Stefano Tani ha studiato in Italia e negli Stati Uniti e insegna Letterature comparate all’Università di Verona. È l’autore di The Doomed Detective (Southern Illinois University Press, 1984), Il romanzo di ritorno (Mursia, 1990) e Lo schermo, l’Alzheimer, lo zombie. Tre metafore del XXI secolo (Ombre corte, 2014). Ha curato i due Meridiani Mondadori sulle opere di Raymond Chandler (2005 e 2006).Gianfranco de Turris
Giornalista e scrittore, ha collaborato a giornali, riviste, enciclopedie e cataloghi, ha diretto riviste e collane editoriali e curato decine di antologie di racconti italiani a tema, l’ultima delle quali è Il libro dei gatti immaginari (Jouvence, 2016). Si è occupato in particolare di Lovecraft, Tolkien e Meyrink. Ha pubblicato una ventina di titoli; l’ultimo è Le meraviglie dell’impossibile (Mimesis, 2016).-
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