IF23 – Stephen King
Valerio Massimo De Angelis
IF23 – Stephen King
Valerio Massimo De Angelis
Nell’arco di una carriera che ormai ha varcato la soglia del mezzo secolo,
Stephen King si è affermato come uno degli autori più prolifici e più letti della
storia della letteratura mondiale. Con oltre sessanta romanzi, dieci raccolte di racconti e cinque volumi di non fiction,
King ha trasformato la sua ossessione per la scrittura in un sistema di produzione
del testo narrativo che ambisce a costruire un mondo parallelo
a quello “reale”, rispetto al quale però non si limita a proporsi come una fuga dal quotidiano
e dall’ordinario, ma viceversa come immagine anamorfica che proprio grazie alle
strategie di deformazione e distanziazione tipiche del fantastico consente di penetrare
più a fondo oltre la superficie del visibile e soprattutto a riflettere sulle modalità di
articolazione del rapporto che intercorre tra realtà e fiction. Delle dimensioni titaniche
di questa impresa King è forse consapevole solo in parte, ma il senso quasi di angoscia
che essa non può non suscitare filtra dai suoi ripetuti annunci, sempre smentiti dai fatti,
di ritiro dalla scena letteraria.
Questo numero di IF ne è, modestamente, una celebrazione, che assume e accetta
l’incommensurabilità dell’opus kinghiano proprio quando ne indaga le ramificazioni
intertestuali (come nei contributi di Salvatore Proietti e Alissa Burger); che rivendica
l’appartenenza al “Kingverso” anche di testi che l’autore non voleva gli fossero attribuiti
(i libri di Bachman analizzati da Carlo Bordoni e Umberto Rossi); che legittima l’inclusione
di King all’interno di una lunga tradizione letteraria e psicoanalitica di indagine
dell’inconscio (nel saggio di Riccardo Gramantieri); che ne esplora l’horrorscape evidenziandone
la dimensione di manifestazione del rimosso storico-culturale americano (nel
contributo di Marco Petrelli) o di denuncia metaforica delle più recenti degenerazioni
prodotte dalla tecnologizzazione della comunicazione, se non dell’esistenza stessa (in
quello di Roberto Risso); che recupera l’engagement di King rispetto a questioni e vicende
traumatiche mai sepolte nella memoria non solo statunitense del Novecento (negli
articoli di Nicola Paladin e del sottoscritto), come la Guerra del Vietnam o l’assassinio di
John F. Kennedy, a ulteriore prova di quanto sia radicato nell’esperienza collettiva della
storia, della realtà, il suo mondo fantastico; e che ci riporta al quotidiano dell’orrore rappresentato
da King, alla sua funzione di commento al qui e ora, nell’ultimo intervento di
Giuseppe Panella, al cui ricordo questo numero è dedicato.
Carlo Bordoni, direttore responsabile
direzioneif@hotmail.com
Silvia Albertazzi, Università di Bologna
Roger Bozzetto, Université de Provence (Francia)
Valerio Massimo De Angelis, Università di Macerata
Ada Neiger, Università di Trento
Carlo Pagetti, Università di Milano
David Punter, University of Bristol (Regno Unito)
David Roas, Universidad de Barcelona (Spagna)
Arielle Saiber, Bowdoin College, Brunswick (Stati Uniti)
Alessandro Scarsella, Università Ca’ Foscari di Venezia
Stefano Tani, Università di Verona
In memoriam
Romolo Runcini, Università Orientale di Napoli
Carlo Bordoni
Sociologo e giornalista, si occupa di Sociologia dei fenomeni politici e dei processi culturali. Ha insegnato nelle Università di Firenze e Napoli L’Orientale. Scrive per il Corriere della Sera, la Lettura e il trimestrale Prometeo. Ha firmato, con Zygmunt Bauman, Stato di crisi (Einaudi 2015), tradotto in una dozzina di lingue.
Tra le sue pubblicazioni: Libera multitudo (Franco Angeli, 2008), L’identità perduta (Liguori, 2010), Stato di paura (Castelvecchi, 2016), Fine del mondo liquido (il Saggiatore, 2017), Il paradosso di Icaro (il Saggiatore, 2018).
Per Odoya ha diretto la rivista di fantascienza IF dal 2017 al 2022 e ha curato la Guida alla letteratura di fantascienza (2013), la Guida al grottesco (2017, con Alessandro Scarsella) ed è autore di Nuove tappe del pensiero sociologico. Da Max Weber a Zygmunt Bauman (2018).
Walter Catalano
fa parte della redazione delle riviste online Carmilla on line e Pulp e collabora regolarmente con varie altre tra cui Robot, Urania e If. Ha curato numerose antologie narrative di fantascienza, horror e noir, pubblicato racconti e realizzato cortometraggi anche per la Rai.
Per Odoya è curatore della Guida alla letteratura noir (2018) e coautore della Guida alla letteratura horror (2014), Guida al cinema horror. Il New Horror dagli anni Settanta a oggi (2015), Guida al cinema fantasy (2017), Guida ai narratori italiani del fantastico (2018) e La luna nell'immaginario (2019).
Valerio Massimo De Angelis
insegna Lingue e letterature angloamericane all’Università di Macerata dal 1997. Ha pubblicato La prima lettera: Miti dell’origine in The Scarlet Letter di Nathaniel Hawthorne (Roma, Lozzi & Rossi, 2001) e Nathaniel Hawthorne: Il romanzo e la storia (Roma, Bulzoni, 2004), e ha co-curato (con Caterina Ricciardi) due volumi sulla letteratura statunitense contemporanea, un volume su Philip K. Dick (con Umberto Rossi), e gli Atti del XIX Convegno dell’Associazione Italiana di Studi Nord-Americani (AISNA). Ha scritto sul romance, sul romanzo post-Seconda Guerra mondiale, sugli studi italoamericani, su modernismo e femminismo, su letteratura e storia, sul fumetto, e su vari autori e autrici, come Walt Whitman, Ambrose Bierce, Stephen Crane, Henry James, Langston Hughes, Thomas Wolfe, Dashiell Hammett, Henry Roth, Leslie Fiedler, E.L. Doctorow, Stephen King, Leslie Marmon Silko, Margaret Atwood, Rudy Wiebe. È membro dell’Associazione Italiana di Studi Nord-Americani (AISNA), della European Association of American Studies (EAAS), dell’International Association of American Studies (IASA) e del Centro di Studi Americani di Roma. È Coordinatore del Centro Interdipartimentale di Studi ItaloAmericani (CISIA), Direttore di RSA Journal (la rivista dell'AISNA) e Direttore della collana Italia, Americhe e altri mondi dell'EUM.Riccardo Gramantieri
Laureato in Ingegneria e in Psicologia clinica, è autore di numerosi articoli e saggi di fantascienza. Ha pubblicato, fra le altre cose, Metafisica dell’evoluzione in A.E. van Vogt (Elara, 2011), Ipotesi di complotto (con Giuseppe Panella, Solfanelli, 2012), William Burroughs: manuali di sopravvivenza, tecniche di guerriglia (Mimesis, 2012), Sogno Mito Pensiero. Freud Jung Bion (con Fiorella Monti, Persiani, 2014), Post-11- settembre. Letteratura e trauma (Persiani, 2016), Fenomeno UFO (Mimesis, 2018).Giuseppe Panella
(1955-2019) è stato un filosofo, saggista e poeta italiano, docente di Estetica alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Tra le sue ultime pubblicazioni vanno ricordate: Tutte le ore feriscono, l’ultima uccide. Georges Bataille: l’estetica dell’eccesso (Clinamen, 2014); Diario dell’altra vita. Lo sguardo della felicità e la prospettiva della filosofia (Clinamen, 2015) e Le maschere del doppio: tra mitologia e letteratura (I libri di Emil, 2017).di Valerio Massimo De Angelis
Introduzione
Stephen King si mette in cammino: riflessioni su La lunga marcia (e dintorni) di Umberto Rossi
SAGGI
Il mattino ha l’oro in bocca: l’orrore quotidiano in Stephen King di Giuseppe Panella
Raddoppiare e perturbare: Stephen King e suoi doppi di Riccardo Gramantieri
Soglie d’ombra: spazio e orrore in due racconti di Stephen King di Marco Petrelli
Cell: letteratura post-apocalittica e orrore trans-mediale di Roberto Risso
Stephen King e il Vietnam: il fronte interno e la caduta di Atlantide di Nicola Paladin
The Stand, o delle ambiguità: un’enciclopedia del fantastico americano di Salvatore Proietti
‘Other Worlds Than These’: The Dark Tower, generi letterari e interconnessioni di Alissa Burger
Reality, stranger than horror: il ritorno del ‘Reale’ in 22/11/’63 di Valerio Massimo De Angelis
Quando King era Bachman di Carlo Bordoni
SENZA TRACCIA
Robinson su Marte. Bricoleur spaziale di Riccardo Gramantieri
Per Giuseppe Panella
FINZIONI
Qualcuno bussò alla porta di Massimo Acciai Baggiani
Tromba marina (un ricordo) di Roberto Marchi
Protesi di Carlo Menzinger di Preussenthal
VISTI & LETTI
Annuario della fantascienza 2018 di Riccardo Gramantieri
Guida a Montecaprino, un luogo desueto di Marta Mancini
Suspiria e il chiodo di Cechov di Walter Catalano
Lovecraft, ateo per grazia di Cthulhu di Walter Catalano
Il laboratorio di Valla di Riccardo Gramantieri
LE SCHEGGE DI ANNIBALDI
Gli incubi dell’opera d’arte di Luigi Annibaldi
Altri libri di Valerio Massimo De Angelis
Nell’arco di una carriera che ormai ha varcato la soglia del mezzo secolo,
Stephen King si è affermato come uno degli autori più prolifici e più letti della
storia della letteratura mondiale. Con oltre sessanta romanzi, dieci raccolte di racconti e cinque volumi di non fiction,
King ha trasformato la sua ossessione per la scrittura in un sistema di produzione
del testo narrativo che ambisce a costruire un mondo parallelo
a quello “reale”, rispetto al quale però non si limita a proporsi come una fuga dal quotidiano
e dall’ordinario, ma viceversa come immagine anamorfica che proprio grazie alle
strategie di deformazione e distanziazione tipiche del fantastico consente di penetrare
più a fondo oltre la superficie del visibile e soprattutto a riflettere sulle modalità di
articolazione del rapporto che intercorre tra realtà e fiction. Delle dimensioni titaniche
di questa impresa King è forse consapevole solo in parte, ma il senso quasi di angoscia
che essa non può non suscitare filtra dai suoi ripetuti annunci, sempre smentiti dai fatti,
di ritiro dalla scena letteraria.
Questo numero di IF ne è, modestamente, una celebrazione, che assume e accetta
l’incommensurabilità dell’opus kinghiano proprio quando ne indaga le ramificazioni
intertestuali (come nei contributi di Salvatore Proietti e Alissa Burger); che rivendica
l’appartenenza al “Kingverso” anche di testi che l’autore non voleva gli fossero attribuiti
(i libri di Bachman analizzati da Carlo Bordoni e Umberto Rossi); che legittima l’inclusione
di King all’interno di una lunga tradizione letteraria e psicoanalitica di indagine
dell’inconscio (nel saggio di Riccardo Gramantieri); che ne esplora l’horrorscape evidenziandone
la dimensione di manifestazione del rimosso storico-culturale americano (nel
contributo di Marco Petrelli) o di denuncia metaforica delle più recenti degenerazioni
prodotte dalla tecnologizzazione della comunicazione, se non dell’esistenza stessa (in
quello di Roberto Risso); che recupera l’engagement di King rispetto a questioni e vicende
traumatiche mai sepolte nella memoria non solo statunitense del Novecento (negli
articoli di Nicola Paladin e del sottoscritto), come la Guerra del Vietnam o l’assassinio di
John F. Kennedy, a ulteriore prova di quanto sia radicato nell’esperienza collettiva della
storia, della realtà, il suo mondo fantastico; e che ci riporta al quotidiano dell’orrore rappresentato
da King, alla sua funzione di commento al qui e ora, nell’ultimo intervento di
Giuseppe Panella, al cui ricordo questo numero è dedicato.
Carlo Bordoni, direttore responsabile
direzioneif@hotmail.com
Silvia Albertazzi, Università di Bologna
Roger Bozzetto, Université de Provence (Francia)
Valerio Massimo De Angelis, Università di Macerata
Ada Neiger, Università di Trento
Carlo Pagetti, Università di Milano
David Punter, University of Bristol (Regno Unito)
David Roas, Universidad de Barcelona (Spagna)
Arielle Saiber, Bowdoin College, Brunswick (Stati Uniti)
Alessandro Scarsella, Università Ca’ Foscari di Venezia
Stefano Tani, Università di Verona
In memoriam
Romolo Runcini, Università Orientale di Napoli
di Valerio Massimo De Angelis
Introduzione
Stephen King si mette in cammino: riflessioni su La lunga marcia (e dintorni) di Umberto Rossi
SAGGI
Il mattino ha l’oro in bocca: l’orrore quotidiano in Stephen King di Giuseppe Panella
Raddoppiare e perturbare: Stephen King e suoi doppi di Riccardo Gramantieri
Soglie d’ombra: spazio e orrore in due racconti di Stephen King di Marco Petrelli
Cell: letteratura post-apocalittica e orrore trans-mediale di Roberto Risso
Stephen King e il Vietnam: il fronte interno e la caduta di Atlantide di Nicola Paladin
The Stand, o delle ambiguità: un’enciclopedia del fantastico americano di Salvatore Proietti
‘Other Worlds Than These’: The Dark Tower, generi letterari e interconnessioni di Alissa Burger
Reality, stranger than horror: il ritorno del ‘Reale’ in 22/11/’63 di Valerio Massimo De Angelis
Quando King era Bachman di Carlo Bordoni
SENZA TRACCIA
Robinson su Marte. Bricoleur spaziale di Riccardo Gramantieri
Per Giuseppe Panella
FINZIONI
Qualcuno bussò alla porta di Massimo Acciai Baggiani
Tromba marina (un ricordo) di Roberto Marchi
Protesi di Carlo Menzinger di Preussenthal
VISTI & LETTI
Annuario della fantascienza 2018 di Riccardo Gramantieri
Guida a Montecaprino, un luogo desueto di Marta Mancini
Suspiria e il chiodo di Cechov di Walter Catalano
Lovecraft, ateo per grazia di Cthulhu di Walter Catalano
Il laboratorio di Valla di Riccardo Gramantieri
LE SCHEGGE DI ANNIBALDI
Gli incubi dell’opera d’arte di Luigi Annibaldi
Carlo Bordoni
Sociologo e giornalista, si occupa di Sociologia dei fenomeni politici e dei processi culturali. Ha insegnato nelle Università di Firenze e Napoli L’Orientale. Scrive per il Corriere della Sera, la Lettura e il trimestrale Prometeo. Ha firmato, con Zygmunt Bauman, Stato di crisi (Einaudi 2015), tradotto in una dozzina di lingue.
Tra le sue pubblicazioni: Libera multitudo (Franco Angeli, 2008), L’identità perduta (Liguori, 2010), Stato di paura (Castelvecchi, 2016), Fine del mondo liquido (il Saggiatore, 2017), Il paradosso di Icaro (il Saggiatore, 2018).
Per Odoya ha diretto la rivista di fantascienza IF dal 2017 al 2022 e ha curato la Guida alla letteratura di fantascienza (2013), la Guida al grottesco (2017, con Alessandro Scarsella) ed è autore di Nuove tappe del pensiero sociologico. Da Max Weber a Zygmunt Bauman (2018).
Walter Catalano
fa parte della redazione delle riviste online Carmilla on line e Pulp e collabora regolarmente con varie altre tra cui Robot, Urania e If. Ha curato numerose antologie narrative di fantascienza, horror e noir, pubblicato racconti e realizzato cortometraggi anche per la Rai.
Per Odoya è curatore della Guida alla letteratura noir (2018) e coautore della Guida alla letteratura horror (2014), Guida al cinema horror. Il New Horror dagli anni Settanta a oggi (2015), Guida al cinema fantasy (2017), Guida ai narratori italiani del fantastico (2018) e La luna nell'immaginario (2019).
Valerio Massimo De Angelis
insegna Lingue e letterature angloamericane all’Università di Macerata dal 1997. Ha pubblicato La prima lettera: Miti dell’origine in The Scarlet Letter di Nathaniel Hawthorne (Roma, Lozzi & Rossi, 2001) e Nathaniel Hawthorne: Il romanzo e la storia (Roma, Bulzoni, 2004), e ha co-curato (con Caterina Ricciardi) due volumi sulla letteratura statunitense contemporanea, un volume su Philip K. Dick (con Umberto Rossi), e gli Atti del XIX Convegno dell’Associazione Italiana di Studi Nord-Americani (AISNA). Ha scritto sul romance, sul romanzo post-Seconda Guerra mondiale, sugli studi italoamericani, su modernismo e femminismo, su letteratura e storia, sul fumetto, e su vari autori e autrici, come Walt Whitman, Ambrose Bierce, Stephen Crane, Henry James, Langston Hughes, Thomas Wolfe, Dashiell Hammett, Henry Roth, Leslie Fiedler, E.L. Doctorow, Stephen King, Leslie Marmon Silko, Margaret Atwood, Rudy Wiebe. È membro dell’Associazione Italiana di Studi Nord-Americani (AISNA), della European Association of American Studies (EAAS), dell’International Association of American Studies (IASA) e del Centro di Studi Americani di Roma. È Coordinatore del Centro Interdipartimentale di Studi ItaloAmericani (CISIA), Direttore di RSA Journal (la rivista dell'AISNA) e Direttore della collana Italia, Americhe e altri mondi dell'EUM.Riccardo Gramantieri
Laureato in Ingegneria e in Psicologia clinica, è autore di numerosi articoli e saggi di fantascienza. Ha pubblicato, fra le altre cose, Metafisica dell’evoluzione in A.E. van Vogt (Elara, 2011), Ipotesi di complotto (con Giuseppe Panella, Solfanelli, 2012), William Burroughs: manuali di sopravvivenza, tecniche di guerriglia (Mimesis, 2012), Sogno Mito Pensiero. Freud Jung Bion (con Fiorella Monti, Persiani, 2014), Post-11- settembre. Letteratura e trauma (Persiani, 2016), Fenomeno UFO (Mimesis, 2018).Giuseppe Panella
(1955-2019) è stato un filosofo, saggista e poeta italiano, docente di Estetica alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Tra le sue ultime pubblicazioni vanno ricordate: Tutte le ore feriscono, l’ultima uccide. Georges Bataille: l’estetica dell’eccesso (Clinamen, 2014); Diario dell’altra vita. Lo sguardo della felicità e la prospettiva della filosofia (Clinamen, 2015) e Le maschere del doppio: tra mitologia e letteratura (I libri di Emil, 2017).-
Sede Legale
- Via Carlo Marx 21, 06012 - Città di Castello (PG)
- Tel +39 075.3758159 - Fax +39 075.8511753
- P. Iva 02774391201 - Scrivi una mail
-
Sede Operativa
- Via Pietro Mengoli 4, 40138 - Bologna (BO)
- Tel. +39 051.4853205