Almanacco dell'orrore popolare
Folk horror e immaginario italiano
Fabio Camilletti, Fabrizio Foni
Almanacco dell'orrore popolare
Folk horror e immaginario italiano
Fabio Camilletti, Fabrizio Foni
Da qualche tempo, in Gran Bretagna, si parla di folk horror per indicare quel miscuglio di isolamento rurale, paganesimo e paure ctonie che sembra animare come un filo segreto la cultura degli anni Settanta, tesa fra occultismo, psichedelia e incubi rurali.
Al tempo stesso, sulla scia di pensatori come Jacques Derrida e Mark Fisher, folk horror ha preso a indicare qualcos’altro: non solo certe atmosfere del passato più prossimo, ma anche e soprattutto i rapporti che noi contemporanei intratteniamo con quelle atmosfere, cercando in esse un antidoto al vuoto di senso che sembra caratterizzare il presente.
Almanacco dell’orrore popolare non è solo un viaggio alla scoperta del folk horror della provincia italiana. È, anzitutto, un’indagine sulle tensioni più segrete che animano la cultura della penisola: l’onnipresenza del passato e la compresenza di antico e moderno, la permeabilità tra mondo subalterno e cultura alta e lo slittare continuo tra centro e margine – sia esso geografico, sociale o culturale – che dà alla cultura italiana un’impronta perennemente decentrata, diasporica, soggetta a ibridazioni.
Almanacco dell’orrore popolare raccoglie saggi, racconti e testimonianze senza inseguire una (impossibile) completezza. Ne risulta un singolare missaggio, nel quale pop e folk, invenzione e tradizione si confondono: delineando così l’ombra di una Repubblica Invisibile della quale facciamo tutti, inconsapevolmente, parte.
"Il fine della favola contadina è quello di spaventarti, di mandarti a letto, paralizzato dalla paura. Raccontata in quei luoghi aveva un sapore, un’incisività e un’efficacia come in nessun altro luogo. Oltretutto te la narravano all’imbrunire, quando l’oscurità stava per diventare totale. Subito dopo ti abbandonavano in queste immense stanze da letto al primo piano, buissime, scricchiolanti, con le scale di legno, dotate di un corredo sonoro che avrebbe impressionato chiunque. La piccola immaginazione alla quale ricorro nel mio lavoro mi deriva proprio dalla favola contadina, dall’aver imparato a riempire quello sconfinato buio di così tante, spaventevoli, presenze."
– Pupi Avati
Fabio Camilletti
si occupa di letteratura gotica e soprannaturale. Ha pubblicato, fra le altre cose, Italia lunare. Gli anni Sessanta e l’occulto (2018) e, con Odoya, Guida alla letteratura gotica (2018) e, insieme a Fabrizio Foni, Almanacco dell’orrore popolare (2021) e Almanacco dell'Italia occulta (2022).
Fabrizio Foni
è senior lecturer del Dipartimento d’Italiano e membro dell’Istituto di Studi Anglo-italiani presso la University of Malta. Si occupa primariamente di cultura popolare, con un occhio di riguardo per il soprannaturale, il gotico e il mostruoso.
Con Odoya ha curato, insieme a Fabio Camilletti, Almanacco dell’orrore popolare (2021) e Almanacco dell'Italia occulta (2022).
Gianmaria Contro
Lavora da oltre vent’anni per Sergio Bonelli Editore, dove scrive, sceneggia e cura l’editing di diverse testate. È fumettista per mestiere e saggista per passione. Ma anche viceversa. Da sempre segue con curiosità e attenzione gli universi del Fantastico in tutte le loro declinazioni. Nel 1998 ha pubblicato per Feltrinelli Il mercato del terrore. Mostri e maestri dell’horror, e da allora non ha mai smesso di occuparsi professionalmente di cinema, letteratura e multimedialità del Perturbante. Per Odoya ha pubblicato Zombie Walk. L’irresistibile ascesa di un mostro senza qualità (2018), Il male e il peggio. Breve, ma ragionata, storia dell'immaginario distopico (2024) e preso parte all’antologia saggistica Almanacco dell’orrore popolare (2021).Marco Malvestio
È ricercatore in Critica letteraria e Letterature comparate presso l’Università di Padova. Ha pubblicato i saggi The Conflict Revisited: The Second World War in Post-Postmodern Fiction e Raccontare la fine del mondo. Fantascienza e Antropocene. Ha curato numerosi volumi tra i quali: Italian Gothic. An Edinburgh Companion (con Stefano Serafini) e Italian Science Fiction and the Environmental Humanities (con Emiliano Guaraldo e Daniel Finch-Race). Autore dei romanzi Annette (2021), La scrittrice nel buio (2024) e Il rito (2024).Franco Pezzini
È studioso dei rapporti tra letteratura, cinema e antropologia, con particolare attenzione agli aspetti mitico-religiosi e al fantastico. Tra i fondatori della rivista L’Opera al Rosso, è membro del Coordinamento di Redazione de L’Indice dei libri e della redazione di Carmillaonline.Tra i numerosi saggi pubblicati: con Arianna Conti, Le vampire. Crimini e misfatti delle succhiasangue da Carmilla a Van Helsing (Castelvecchi 2005); con Angelica Tintori, The Dark Screen. Il mito di Dracula sul grande e piccolo schermo (Gargoyle Books 2008) e Peter & Chris. I Dioscuri della notte (Gargoyle Books 2010); oltre a saggi e articoli in antologie e riviste di vario genere. È animatore della Libera Università dell’Immaginario, con cui tiene da anni corsi monografici.
Per Odoya ha già pubblicato: Victoriana. Maschere e miti, demoni e dèi del mondo vittoriano (2016) e Le nozze chimiche di Aleister Crowley. Itinerari letterari con la Grande Bestia (2020). All’interno de “I classici pop” ha pubblicato: L'importanza di essere Lucio. Eros, magia & mistero ne L’asino d’oro di Apuleio, L’odissea di Encolpio. Sesso, licantropi & labirinti nel Satyricon di Petronio, Fuoco e carne di Prometeo. Incubi, galvanisti e Paradisi perduti nel Frankenstein di Mary Shelley (2017), Profugus. Misteri, migrazioni e Popoli del mare nell’Eneide di Virgilio (2019) e le opere in due volumi: Tutto Dracula (2019) e Tutto Edgar Allan Poe (2018, 2022).
Introduzione
Nastri della cantina
di Fabio Camilletti
Parte I
A LEZIONE DAGLI ANTICHI
Luigi Musolino
Facce tra i pioppi
Gianmaria Contro
Due passi fuori dal sentiero
Fabio Giovannini
Il “lupo cattivo”. La paura dei lupi nell’immaginario popolare
Uomini e lupi: la venerazione e il terrore • Parte II – Pillole di immaginario sui lupi cattivi • Parte III – Piccola guida alla paura del lupo nell’immaginario
Marco Malvestio
Lovecraft all’angolo della strada. H.P.L. in Italia
Innsmouth, provincia di Rovigo • Lovecraft in Italia • H.P.L. e C.P.I.
Martina Piperno
Mario Signorelli e la «nuova etruscologia» metapsichica
Lorenzo Fabris
Nella Terra delle Montagne
Parte II
DELLA MORTE, E DI ALTRI AMORI
Rosario Battiato
In Sicilia di morte si muore
Prologo • Le regole della morte • Cadaveri irregolari • La rediviva • L’asfissiata • Conclusione
Stefano Zammit
«Poveri dannati!». Reminiscenze ataviche del genere horror nell’omiletica italiana in epoca barocca
Excursus sulla genesi della predicazione cattolica • Caratteristiche della predicazione barocca • La strategia della paura attraverso la supremazia del pathos sul logos, ovvero del movere sul docere • La batteria di svariati strumenti miranti a terrorizzare i fedeli • Varie sfaccettature dell’horror nell’Apparecchio alla morte (1758) di sant’Alfonso Maria de’ Liguori • Elementi horror in svariate tipologie testuali della predicazione barocca italiana • Conclusione
Alessandra Macchia
Il rituale (e lo spettacolo) delle anime pezzentelle
«So’ cchiù ’e muorte ca ’e vive» • Il Purgatorio • «Refrisco all’aneme d’o Priatorio» • Il Cimitero delle Fontanelle • La navata dei pezzentelli • La navata degli appestati • La navata dei preti • Il rituale • Leggende popolari e capuzzelle famose • Le anime pezzentelle
fino ai giorni nostri • Anime pezzentelle e presepe
Adolfo Fattori
Bambole. L’orrore del doppio dall’automa al clone
Napoli: L’Ospedale delle bambole • La città della pioggia • Messico • Sedlec, Boemia • Ritorno a Napoli
Orazio Labbate
Terranova
Parte III
ODORE DI ZOLFO
Danilo Arona
Le Sette Vie
Uno • Due • Tre • Quattro
Mariano D’Anza
Orrori antiquari e tregende nostrane
Claudia Salvatori
Lo Strego. Stregoneria maschile e sopravvivenza dello sciamanesimo
Uomini che non contano per gli uomini • Una danza che dura da 48.000 anni • La coesistenza delle dualità • Uomini (e dèi) che non hanno paura delle donne • Madri, figli e fratelli perduti • Satanismo in grigio e inconscio
Lisa Deiuri
Le dimore del diavolo
La Libera Muratoria sbarca in città. Breve storia della Massoneria triestina a cavallo fra Settecento e Ottocento • Demonizzazione della Massoneria. Da Barruel a Taxil: come e perché i massoni sono associati ai satanisti • Che paura questi Massoni! Storie nere della Trieste asburgica • Charles Nodier e i banditi della Carboneria. Due romanzi ambientati a Trieste: Jean Sbogar e Mademoiselle de Marsan
Franco Pezzini con una testimonianza di Marco Gobetti
The Wicker Town. Torino magica & orrore popolare
Introduzione. Tra Albione e Torino • Uomini del mistero • Augusta Vampyrorum • Il diavolo probabilmente • Conclusione. L’Uomo di vimini e il post-folklore
Gabriele Scalessa
L’orrore popolare al cinema: Il demonio di Brunello Rondi
Alessandra Diazzi
Il Signor Diavolo sulle sponde del fiume Ticino
1992 • 1994 • 1996 • 1998 • 2000 • 2002 • 2004 • 2019
Bibliografia
Indice dei nomi
Altri libri di Fabio Camilletti
Guida alla letteratura gotica, Almanacco dell'Italia occulta, Almanacco dell'Italia occulta, Almanacco della fantarcheologia
Altri libri di Fabrizio Foni
Almanacco dell'Italia occulta, Almanacco dell'Italia occulta, Dylan Dog
Da qualche tempo, in Gran Bretagna, si parla di folk horror per indicare quel miscuglio di isolamento rurale, paganesimo e paure ctonie che sembra animare come un filo segreto la cultura degli anni Settanta, tesa fra occultismo, psichedelia e incubi rurali.
Al tempo stesso, sulla scia di pensatori come Jacques Derrida e Mark Fisher, folk horror ha preso a indicare qualcos’altro: non solo certe atmosfere del passato più prossimo, ma anche e soprattutto i rapporti che noi contemporanei intratteniamo con quelle atmosfere, cercando in esse un antidoto al vuoto di senso che sembra caratterizzare il presente.
Almanacco dell’orrore popolare non è solo un viaggio alla scoperta del folk horror della provincia italiana. È, anzitutto, un’indagine sulle tensioni più segrete che animano la cultura della penisola: l’onnipresenza del passato e la compresenza di antico e moderno, la permeabilità tra mondo subalterno e cultura alta e lo slittare continuo tra centro e margine – sia esso geografico, sociale o culturale – che dà alla cultura italiana un’impronta perennemente decentrata, diasporica, soggetta a ibridazioni.
Almanacco dell’orrore popolare raccoglie saggi, racconti e testimonianze senza inseguire una (impossibile) completezza. Ne risulta un singolare missaggio, nel quale pop e folk, invenzione e tradizione si confondono: delineando così l’ombra di una Repubblica Invisibile della quale facciamo tutti, inconsapevolmente, parte.
"Il fine della favola contadina è quello di spaventarti, di mandarti a letto, paralizzato dalla paura. Raccontata in quei luoghi aveva un sapore, un’incisività e un’efficacia come in nessun altro luogo. Oltretutto te la narravano all’imbrunire, quando l’oscurità stava per diventare totale. Subito dopo ti abbandonavano in queste immense stanze da letto al primo piano, buissime, scricchiolanti, con le scale di legno, dotate di un corredo sonoro che avrebbe impressionato chiunque. La piccola immaginazione alla quale ricorro nel mio lavoro mi deriva proprio dalla favola contadina, dall’aver imparato a riempire quello sconfinato buio di così tante, spaventevoli, presenze."
– Pupi Avati
Introduzione
Nastri della cantina
di Fabio Camilletti
Parte I
A LEZIONE DAGLI ANTICHI
Luigi Musolino
Facce tra i pioppi
Gianmaria Contro
Due passi fuori dal sentiero
Fabio Giovannini
Il “lupo cattivo”. La paura dei lupi nell’immaginario popolare
Uomini e lupi: la venerazione e il terrore • Parte II – Pillole di immaginario sui lupi cattivi • Parte III – Piccola guida alla paura del lupo nell’immaginario
Marco Malvestio
Lovecraft all’angolo della strada. H.P.L. in Italia
Innsmouth, provincia di Rovigo • Lovecraft in Italia • H.P.L. e C.P.I.
Martina Piperno
Mario Signorelli e la «nuova etruscologia» metapsichica
Lorenzo Fabris
Nella Terra delle Montagne
Parte II
DELLA MORTE, E DI ALTRI AMORI
Rosario Battiato
In Sicilia di morte si muore
Prologo • Le regole della morte • Cadaveri irregolari • La rediviva • L’asfissiata • Conclusione
Stefano Zammit
«Poveri dannati!». Reminiscenze ataviche del genere horror nell’omiletica italiana in epoca barocca
Excursus sulla genesi della predicazione cattolica • Caratteristiche della predicazione barocca • La strategia della paura attraverso la supremazia del pathos sul logos, ovvero del movere sul docere • La batteria di svariati strumenti miranti a terrorizzare i fedeli • Varie sfaccettature dell’horror nell’Apparecchio alla morte (1758) di sant’Alfonso Maria de’ Liguori • Elementi horror in svariate tipologie testuali della predicazione barocca italiana • Conclusione
Alessandra Macchia
Il rituale (e lo spettacolo) delle anime pezzentelle
«So’ cchiù ’e muorte ca ’e vive» • Il Purgatorio • «Refrisco all’aneme d’o Priatorio» • Il Cimitero delle Fontanelle • La navata dei pezzentelli • La navata degli appestati • La navata dei preti • Il rituale • Leggende popolari e capuzzelle famose • Le anime pezzentelle
fino ai giorni nostri • Anime pezzentelle e presepe
Adolfo Fattori
Bambole. L’orrore del doppio dall’automa al clone
Napoli: L’Ospedale delle bambole • La città della pioggia • Messico • Sedlec, Boemia • Ritorno a Napoli
Orazio Labbate
Terranova
Parte III
ODORE DI ZOLFO
Danilo Arona
Le Sette Vie
Uno • Due • Tre • Quattro
Mariano D’Anza
Orrori antiquari e tregende nostrane
Claudia Salvatori
Lo Strego. Stregoneria maschile e sopravvivenza dello sciamanesimo
Uomini che non contano per gli uomini • Una danza che dura da 48.000 anni • La coesistenza delle dualità • Uomini (e dèi) che non hanno paura delle donne • Madri, figli e fratelli perduti • Satanismo in grigio e inconscio
Lisa Deiuri
Le dimore del diavolo
La Libera Muratoria sbarca in città. Breve storia della Massoneria triestina a cavallo fra Settecento e Ottocento • Demonizzazione della Massoneria. Da Barruel a Taxil: come e perché i massoni sono associati ai satanisti • Che paura questi Massoni! Storie nere della Trieste asburgica • Charles Nodier e i banditi della Carboneria. Due romanzi ambientati a Trieste: Jean Sbogar e Mademoiselle de Marsan
Franco Pezzini con una testimonianza di Marco Gobetti
The Wicker Town. Torino magica & orrore popolare
Introduzione. Tra Albione e Torino • Uomini del mistero • Augusta Vampyrorum • Il diavolo probabilmente • Conclusione. L’Uomo di vimini e il post-folklore
Gabriele Scalessa
L’orrore popolare al cinema: Il demonio di Brunello Rondi
Alessandra Diazzi
Il Signor Diavolo sulle sponde del fiume Ticino
1992 • 1994 • 1996 • 1998 • 2000 • 2002 • 2004 • 2019
Bibliografia
Indice dei nomi
Fabio Camilletti
si occupa di letteratura gotica e soprannaturale. Ha pubblicato, fra le altre cose, Italia lunare. Gli anni Sessanta e l’occulto (2018) e, con Odoya, Guida alla letteratura gotica (2018) e, insieme a Fabrizio Foni, Almanacco dell’orrore popolare (2021) e Almanacco dell'Italia occulta (2022).
Fabrizio Foni
è senior lecturer del Dipartimento d’Italiano e membro dell’Istituto di Studi Anglo-italiani presso la University of Malta. Si occupa primariamente di cultura popolare, con un occhio di riguardo per il soprannaturale, il gotico e il mostruoso.
Con Odoya ha curato, insieme a Fabio Camilletti, Almanacco dell’orrore popolare (2021) e Almanacco dell'Italia occulta (2022).
Gianmaria Contro
Lavora da oltre vent’anni per Sergio Bonelli Editore, dove scrive, sceneggia e cura l’editing di diverse testate. È fumettista per mestiere e saggista per passione. Ma anche viceversa. Da sempre segue con curiosità e attenzione gli universi del Fantastico in tutte le loro declinazioni. Nel 1998 ha pubblicato per Feltrinelli Il mercato del terrore. Mostri e maestri dell’horror, e da allora non ha mai smesso di occuparsi professionalmente di cinema, letteratura e multimedialità del Perturbante. Per Odoya ha pubblicato Zombie Walk. L’irresistibile ascesa di un mostro senza qualità (2018), Il male e il peggio. Breve, ma ragionata, storia dell'immaginario distopico (2024) e preso parte all’antologia saggistica Almanacco dell’orrore popolare (2021).Marco Malvestio
È ricercatore in Critica letteraria e Letterature comparate presso l’Università di Padova. Ha pubblicato i saggi The Conflict Revisited: The Second World War in Post-Postmodern Fiction e Raccontare la fine del mondo. Fantascienza e Antropocene. Ha curato numerosi volumi tra i quali: Italian Gothic. An Edinburgh Companion (con Stefano Serafini) e Italian Science Fiction and the Environmental Humanities (con Emiliano Guaraldo e Daniel Finch-Race). Autore dei romanzi Annette (2021), La scrittrice nel buio (2024) e Il rito (2024).Franco Pezzini
È studioso dei rapporti tra letteratura, cinema e antropologia, con particolare attenzione agli aspetti mitico-religiosi e al fantastico. Tra i fondatori della rivista L’Opera al Rosso, è membro del Coordinamento di Redazione de L’Indice dei libri e della redazione di Carmillaonline.Tra i numerosi saggi pubblicati: con Arianna Conti, Le vampire. Crimini e misfatti delle succhiasangue da Carmilla a Van Helsing (Castelvecchi 2005); con Angelica Tintori, The Dark Screen. Il mito di Dracula sul grande e piccolo schermo (Gargoyle Books 2008) e Peter & Chris. I Dioscuri della notte (Gargoyle Books 2010); oltre a saggi e articoli in antologie e riviste di vario genere. È animatore della Libera Università dell’Immaginario, con cui tiene da anni corsi monografici.
Per Odoya ha già pubblicato: Victoriana. Maschere e miti, demoni e dèi del mondo vittoriano (2016) e Le nozze chimiche di Aleister Crowley. Itinerari letterari con la Grande Bestia (2020). All’interno de “I classici pop” ha pubblicato: L'importanza di essere Lucio. Eros, magia & mistero ne L’asino d’oro di Apuleio, L’odissea di Encolpio. Sesso, licantropi & labirinti nel Satyricon di Petronio, Fuoco e carne di Prometeo. Incubi, galvanisti e Paradisi perduti nel Frankenstein di Mary Shelley (2017), Profugus. Misteri, migrazioni e Popoli del mare nell’Eneide di Virgilio (2019) e le opere in due volumi: Tutto Dracula (2019) e Tutto Edgar Allan Poe (2018, 2022).
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