Contro il calcio moderno
Dalle pay tv agli stadi vuoti. I tifosi trasformati in clienti
Pierluigi Spagnolo
Contro il calcio moderno
Dalle pay tv agli stadi vuoti. I tifosi trasformati in clienti
Pierluigi Spagnolo
Un atto di accusa verso i cambiamenti che hanno stravolto il mondo del calcio, verso quelle mutazioni genetiche che finiranno per danneggiare, mortificare e allontanare soprattutto il pubblico, il popolo degli stadi, riducendo sempre più il tifoso nel ruolo del consumatore finale di un prodotto. Un prodotto sofisticato, sempre più finto, che la prepotenza delle pay tv e le logiche economiche hanno spogliato di tutti quegli elementi identitari e simbolici che da bambini ci hanno fatto innamorare del calcio, che ci hanno fatto emozionare quando i più grandi (genitori, parenti o amici) ci portavano allo stadio, nelle nostre prime volte sui gradoni.
Una riflessione è ancora più necessaria adesso, che il calcio sembra arrivato sull’orlo del burrone. La pandemia di Covid che ha sconvolto il mondo ha evidenziato tutta la fragilità di un sistema proposto per anni come rutilante e granitico, e sta smontando l’enfasi con cui sono sempre state raccontate le spese faraoniche e gli ingaggi milionari del calcio-business.
Il calcio è niente senza i tifosi
Dagli spalti ai divani
Le maglie stravolte
Il caro-biglietti
La deriva finanziaria
La gentrificazione degli stadi
Normalizzare il tifo
Verso la SuperChampions
Dai calciatori ai divi
Il calcio popolare
Pierluigi Spagnolo
è nato a Bari nel 1977. Giornalista professionista, dal 2012 vive a Milano ed è un redattore della Gazzetta dello Sport, dopo aver lavorato al Corriere della Sera, a City e al Corriere del Mezzogiorno.
Ha frequentato le curve degli stadi di calcio per oltre vent’anni. Ha scritto il romanzo noir L’estate più piovosa di Milano (Meridiano Zero 2015) e il saggio Nel nome di Bobby Sands (L’Arco e la Corte 2016).
Con Odoya ha già pubblicato I ribelli degli stadi (2017).
Il vero senso del calcio
di Oscar Giammarinaro
Premessa
Capitolo 1
Tifa, consuma, crepa
Il calcio è niente senza i tifosi - Il calcio, com’era… - Il “calcio moderno” - Dal posticipo allo “spezzatino” - La fuga dagli stadi - Il tramonto del rito - Chiacchiere e pallone - “Colpa” di Bosman - Champions, nomi e numeri - Berlusconi in campo - Come le aziende
Capitolo 2
La normalizzazione del tifo
Il nemico numero 1 - Le origini del movimento ultras - Ribelli per natura - Sterilizzare la passione - Le Brigate e gli altri - La fotografia della realtà - La discriminazione territoriale - Il “laboratorio della repressione” - Il Grande Fratello e il “codice etico” - In Francia e Spagna
Capitolo 3
La costruzione del modello
La gentrificazione e i flâneur - Il caro-biglietti - Stadi nuovi e di proprietà - Il mito del modello inglese - Dopo le tragedie - Buio a San Siro - “La pirateria uccide il calcio” - Le partite all’estero - Verso la SuperChampions
Capitolo 4
“Non ci piace più”
Le maglie - Casacche multicolor - Dal simbolo al logo - Nomi, cose e città - La distanza economica - Indebitati - Come le star - Anche i ricchi piangono - Il ritorno alle origini - Il nostro calcio popolare - Due storie da raccontare
Riflessioni conclusive
Bibliografia
Ringraziamenti
Altri libri di Pierluigi Spagnolo
Un atto di accusa verso i cambiamenti che hanno stravolto il mondo del calcio, verso quelle mutazioni genetiche che finiranno per danneggiare, mortificare e allontanare soprattutto il pubblico, il popolo degli stadi, riducendo sempre più il tifoso nel ruolo del consumatore finale di un prodotto. Un prodotto sofisticato, sempre più finto, che la prepotenza delle pay tv e le logiche economiche hanno spogliato di tutti quegli elementi identitari e simbolici che da bambini ci hanno fatto innamorare del calcio, che ci hanno fatto emozionare quando i più grandi (genitori, parenti o amici) ci portavano allo stadio, nelle nostre prime volte sui gradoni.
Una riflessione è ancora più necessaria adesso, che il calcio sembra arrivato sull’orlo del burrone. La pandemia di Covid che ha sconvolto il mondo ha evidenziato tutta la fragilità di un sistema proposto per anni come rutilante e granitico, e sta smontando l’enfasi con cui sono sempre state raccontate le spese faraoniche e gli ingaggi milionari del calcio-business.
Il calcio è niente senza i tifosi
Dagli spalti ai divani
Le maglie stravolte
Il caro-biglietti
La deriva finanziaria
La gentrificazione degli stadi
Normalizzare il tifo
Verso la SuperChampions
Dai calciatori ai divi
Il calcio popolare
Il vero senso del calcio
di Oscar Giammarinaro
Premessa
Capitolo 1
Tifa, consuma, crepa
Il calcio è niente senza i tifosi - Il calcio, com’era… - Il “calcio moderno” - Dal posticipo allo “spezzatino” - La fuga dagli stadi - Il tramonto del rito - Chiacchiere e pallone - “Colpa” di Bosman - Champions, nomi e numeri - Berlusconi in campo - Come le aziende
Capitolo 2
La normalizzazione del tifo
Il nemico numero 1 - Le origini del movimento ultras - Ribelli per natura - Sterilizzare la passione - Le Brigate e gli altri - La fotografia della realtà - La discriminazione territoriale - Il “laboratorio della repressione” - Il Grande Fratello e il “codice etico” - In Francia e Spagna
Capitolo 3
La costruzione del modello
La gentrificazione e i flâneur - Il caro-biglietti - Stadi nuovi e di proprietà - Il mito del modello inglese - Dopo le tragedie - Buio a San Siro - “La pirateria uccide il calcio” - Le partite all’estero - Verso la SuperChampions
Capitolo 4
“Non ci piace più”
Le maglie - Casacche multicolor - Dal simbolo al logo - Nomi, cose e città - La distanza economica - Indebitati - Come le star - Anche i ricchi piangono - Il ritorno alle origini - Il nostro calcio popolare - Due storie da raccontare
Riflessioni conclusive
Bibliografia
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Pierluigi Spagnolo
è nato a Bari nel 1977. Giornalista professionista, dal 2012 vive a Milano ed è un redattore della Gazzetta dello Sport, dopo aver lavorato al Corriere della Sera, a City e al Corriere del Mezzogiorno.
Ha frequentato le curve degli stadi di calcio per oltre vent’anni. Ha scritto il romanzo noir L’estate più piovosa di Milano (Meridiano Zero 2015) e il saggio Nel nome di Bobby Sands (L’Arco e la Corte 2016).
Con Odoya ha già pubblicato I ribelli degli stadi (2017).
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